Mai Pen Rai – Storie di Vita e di Muay Thai

Settembre 2012. Tre ragazzi, Giovanni, Roberto ed Emanuele, si incontrano per la prima volta sul tatami del Tempio, il corso di Muay Thai guidato dall’allora istruttore Giulio Gessari. È l’inizio di un viaggio che cambierà per sempre il loro modo di vedere e vivere questa nobile arte marziale.

All’epoca, Emanuele aveva già un cuore da combattente: si allenava duramente e saliva sul ring con coraggio, affrontando avversari e sé stesso. Tuttavia, l’inesperienza e una preparazione non sempre ottimale gli costarono più infortuni che vittorie. Roberto e Giovanni, invece, si dedicavano ai loro primi match, affrontando le difficoltà e l’emozione che caratterizzano i primi passi nel mondo del combattimento. Erano anni di apprendimento e prime esperienze, ma la vera svolta era ancora lontana.

Il primo viaggio in Thailandia

Nel dicembre 2013 arriva l’opportunità che segnerà una svolta: il primo viaggio in Thailandia, organizzato grazie al contatto con Daniele Marinetti e il maestro Itthipol. A partire sono Roberto, Emanuele e un altro allievo, Alessandro.

La Thailandia non è solo la patria della Muay Thai; è uno stato mentale, un luogo dove questa disciplina si respira e si vive in ogni aspetto della quotidianità. Per i tre ragazzi, quel viaggio rappresenta una vera e propria epifania. Tornano trasformati, con una nuova visione e una passione ancora più forte. È il momento di prendere una decisione importante.

La scelta di seguire il Maestro Itthipol

Nei mesi successivi, Giovanni, Roberto ed Emanuele parlano con Giulio e decidono di intraprendere un nuovo percorso, seguendo il maestro Itthipol e abbracciando la Muay Thai “Made in Thailand”. È una scelta che porta con sé sfide e sacrifici, ma anche una determinazione incrollabile.

Il 2014 è un anno cruciale: grazie alla guida di Daniele Marinetti e del maestro Itthipol, i tre iniziano a dedicarsi completamente all’apprendimento. Macinano chilometri in tutta Italia, tra allenamenti a Viterbo, Massa Carrara, Roma e altre città, sempre affamati di conoscenza. Ogni spostamento diventa un’opportunità per perfezionarsi, ogni lezione un tassello in più nel loro percorso verso una Muay Thai autentica e profondamente radicata nella tradizione thailandese.

Il legame con la Thailandia

Dal 2015, Giovanni e Roberto iniziano i loro viaggi regolari in Thailandia, un’abitudine che continueranno negli anni, fatta eccezione per il periodo del Covid. La Thailandia diventa il punto di riferimento, il luogo dove affinare tecnica, spirito e disciplina. Anche Emanuele, nonostante un breve periodo di allontanamento, torna a condividere il cammino con loro.

Mai Pen Rai Muay Thai: un nome, una famiglia

Dopo anni di sacrifici, allenamenti e viaggi, nasce un nome che li unisce: Mai Pen Rai Muay Thai. Non è solo una squadra, ma una famiglia, un simbolo di resilienza e dedizione. “Mai Pen Rai”, un’espressione thailandese che significa “non fa niente” o “non preoccuparti”, incarna lo spirito con cui affrontano ogni sfida: con leggerezza, coraggio e uno sguardo sempre rivolto avanti.

La storia di Giovanni, Roberto ed Emanuele non è solo quella di tre appassionati di Muay Thai; è la storia di chi ha avuto il coraggio di seguire un sogno, di chi ha trasformato gli ostacoli in opportunità e di chi, attraverso l’arte del combattimento, ha trovato un senso più profondo nella vita.

Oggi, Mai Pen Rai Muay Thai continua a scrivere nuove pagine, con il ring come palco e la passione come motore. Perché in fondo, la Muay Thai non è solo uno sport: è una filosofia, uno stile di vita.

Mai Pen Rai – Non fa niente. La strada è lunga, ma il viaggio è ciò che conta.

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